Oggi voglio segnalare un fatto che è successo il 19 giugno 2013. Bene, quel giorno ho deciso di riprovare le brezza della metropolitana per arrivare al lavoro, visto i tagli al trasporto ho provato una probabile ma alla fine si è rivelata impossibile alternativa. Quindi parto da casa alle 13:00 e aspetto il primo autobus diretto a Cadorna. Si il primo autobus perché dove vivo io ci due autobus accessibili diretti a Cadorna e sono la 50 e la 61. Il primo autobus che arriva è la 61, salgo tranquillamente con la pedana manuale, indico all’autista che scendo in Cadorna e inizia il mio viaggio. Arrivo a Cadorna per le 13:15 e mi dirigo verso la stazione della metropolitana. Prendo il primo ascensore che dalla strada mi porta al mezzanino, percorro il corridoio e gli spazi interni della stazione della metropolitana, scelgo ovviamente la metropolitana due in direzione Assago prendendo il relativo ascensore. Arrivo alla banchina che saranno state circa le 13:25. Sul treno diretto nel mio stesso vagone ho trovato una persona in carrozzina elettrica. Con immensa sorpresa ho scoperto che era accompagnato da una addetta dell’ATM perché aveva una pettorina blu con il logo dell’ATM. Questa assistente era dotata di pedana ultraleggera pieghevole a fisarmonica, in plastica, con due manici per tenerla in mano. Durante il viaggio l’ha tenuta sempre in mano per cui deduco che il peso fosse minimo. Segnalo che sono salito anche io con la medesima pedana che si apre e chiude in pochissimi secondi e che ha permesso di superare il gradino tra la banchina e il treno, che tra parentesi ricordo che è circa di 10cm. Superare con la carrozzina elettrica un gradino di tali centimetri è impossibile. Ho chiesto alla persona in carrozzina elettrica come mai era assistita da una addetta dell’ATM e mi ha detto che l’ospedale, dove lui è ricoverato ha contattato l’ATM inviando tutta la documentazione. Loro sono scesi a sant’Ambrogio, io ho proseguito per Assago Forum. Se non ci fosse stata quella pedana io non sarei potuto salire sul convoglio, per cui non sarei riuscito ad andare al lavoro. Ora mi chiedo come mai ATM da questa assistenza? Sono perplesso: come mai ATM ha due atteggiamenti per chi è in ospedale e chi è disabile e vive a Milano? Vorrei sapere dall’assessore Maran e dall’ATM perché questa disparità di trattamento?