Le domande che porrei a Maria Cecilia Guerra affidate all’onorevole Giulia Di Vita

Ciao Giulia, sono Claudio di Milano e sono attivista di zona 6, ti ricordi che mi ha dato il tuo contatto Claudio Rovelli nostro consigliere di zona? Ti ricordo che sono una persona disabile, ecco le domande che porrei a Maria Cecilia Guerra:

1) Lo sa o no che nel nuovo ISEE non sono considerate dalle franchigie le pluriminorazioni? Cosa intende fare il governo per sistemare questo situazione?
2) Premetto che l’indennità di accompagnamento, serve a colmare in minima parte quello svantaggio tali cittadini hanno rispetto ad altri cittadini. Non è una rendita vitalizia! Se passa questa idea le persone con disabilità (o anziani) verranno considerate alla pari degli altri cittadini, non esisterà più lo svantaggio di partenza che impone al livello costituzionale allo Stato di parificarlo. Per cui la persona con disabilità (o anziana) svantaggiata sarà considerata come chi non ha un handicap dovuto dalla situazione fisica (o dall’età) e quello che si riceve dallo Stato è un di più che gli altri cittadini non hanno, un vitalizio, come se appartenessi ad una casta. Essere una persona disabile (o anziana) non è una casta e non si può rinunciare, come chi è della casta, alla propria disabilità o agli effetti dell’anzianità che portano a limitare la propria vita. Mentre la pensione di inabilità è stata istituita dall’articolo 12 della Legge 30 marzo 1971, n. 118. Spetta agli invalidi civili nei confronti dei quali si stata accertata una totale inabilità al lavoro e che si trovino in stato di bisogno economico. Per questa seconda condizione vengono annualmente fissati dei limiti di reddito personale che non devono essere superati dal titolare della pensione di inabilità.Premesso tutto ciò lo sa o no che le persone disabili con questo ISEE saranno più ricche? Non mi riferisco alle persone pluriminorate che hanno meno franchigie, ma a tutti i disabili maggiorenni che percepiscono l’indennità di accompagnamento e la pensione d’invalidità? Con il vecchio ISEE questo non accadeva era più vicino alla realtà dei redditi IRPEF. Cosa intende fare il governo per sistemare questo situazione?

3) Lo sa o no che le franchigie presenti in questo ISEE non sono rivalutatili quindi tra qualche anno saranno obsolete? Dovrebbe rivalutarle il governo tramite che strumento? Oppure più semplicemente faranno la fine dei nomenclatori tariffari dell’ASL che non vengono rivalutate da oltre 12 anni? Lo sa che tra 12 anni queste franchigie saranno inutili? Cosa intende fare il governo per sistemare questo situazione?
4) Lo sa o no che in alcuni comuni come quello di Milano c’è un servizio pulmini e il comune da i soldi alle persone disabili per utilizzare dei pulmini attrezzati e che questi soldi che finiscono nell’Isee non c’è alcuna possibilità di stornarli neanche presentando una fattura e fanno schizzare in alto l’indicatore ISEE? Lo sa che questa situazione rende carta straccia la convenzione ONU sulle persone con disabilità all’articolo 20 che dice testualmente:
Articolo 20
Mobilità personale
Gli Stati Parti adottano misure efficaci a garantire alle persone con disabilità la mobilità personale con la maggiore autonomia possibile, provvedendo in particolare a:
(a) facilitare la mobilità personale delle persone con disabilità nei modi e nei tempi da loro scelti ed a costi accessibili;
(b) agevolare l’accesso da parte delle persone con disabilità ad ausilii per la mobilità, apparati ed accessori, tecnologie di supporto, a forme di assistenza
da parte di persone o animali e servizi di mediazione di qualità, in particolare rendendoli disponibili a costi accessibili;
(c) fornire alle persone con disabilità e al personale specializzato che lavora con esse una formazione sulle tecniche di mobilità;
(d) incoraggiare i produttori di ausilii alla mobilità, apparati e accessori e tecnologie di supporto a prendere in considerazione tutti gli aspetti della mobilità
delle persone con disabilità.
Senza la possibilità di stornare i contributi che danno i comuni per la mobilità dall’ISEE, mi può spiegare come una persona possa spostarsi in una qualsiasi città Italiana? Cosa intende fare il governo per sistemare questo situazione?
5) Quando il governo adeguerà i nomenclatori tariffari per gli ausili che l’ASL mette a disposizione per le persone disabili?
6) Perchè chi ha come proprio marito (o moglie) una persona disabile non può fare l’ISEE individuale per accedere ai servizi sociali personali come per esempio l’assistenza domiciliare indiretta (o vita indipendente) e la mobilità personale come il trasporto su mezzi attrezzati? La persone normodotate sposate ad una persona disabile sia moglie (o marito) non sono il badante del coniuge disabile in famiglia? Lo sa che questa situazione nei fatti rende quasi impossibile decidere di sposarsi oppure stare insieme nel matrimonio? Sa che questa situazione rende carta straccia l’articolo 23 della convenzione ONU sulle persone disabili che dice testualmente:

Articolo 23
Rispetto del domicilio e della famiglia
1. Gli Stati Parti adottano misure efficaci ed adeguate ad eliminare le discriminazioni nei confronti delle persone con disabilità in tutto ciò che attiene al matrimonio, alla famiglia, alla paternità e alle relazioni personali, su base di uguaglianza con gli altri, in modo da garantire che:

Lo sa che è possibile fare l’Isee individuale per un figlio/a disabile ma per un coniuge no?
Quando ci sarà l’obbligo per l’assistenza domiciliare indiretta (o vita indipendente) in Italia che prenda in carico dando un contributo adeguato le 24 ore e i 7 giorni su 7 non avvantaggiando le RSA/RSD? Sarebbe opportuno adeguare la legge 328/2000 in modo da rendere vera e non carta straccia la convenzione ONU sulle persone disabili all’articolo 19 che dice testualmente:
Articolo 19
Vita indipendente ed inclusione nella società Gli Stati Parti alla presente Convenzione riconoscono il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e adottano misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società, anche assicurando che:
(a) le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere e non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione;
(b) le persone con disabilità abbiano accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali di sostegno, compresa l’assistenza
personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e di inserirvisi e impedire che siano isolate o vittime di segregazione;
(c) i servizi e le strutture sociali destinate a tutta la popolazione siano messe a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità
e siano adattate ai loro bisogni.

 

Questo è tutto, fammi sapere come è andata
Claudio