ATM e comune di Milano verso la catastrofe Expo

Oggi vi racconto cosa mi è accaduto venerdì pomeriggio e venerdì sera utilizzando il tram 14 di ATM.

Io e la mia fidanzata abbiamo fatto un giro a piedi da piazza Bolivar in via Savona per l’Fuorisalone. Il Fuorisalone non  è altro che la vetrina in città della Fiera del Mobile ospitata a Rhò Fiera. Noi abbiamo girato via Savona e via Tortona. Ad un certo punto abbiamo deciso di andare a fare un aperitivo sui Navigli e li è iniziato il delirio.

Abbiamo deciso di prendere il tram 14 alla fermata Montevideo ma la pedana bloccata perché la banchina era troppo alta. Allora il conducente a mano è riuscito a farla aprire, farmi salire e a riprendere il viaggio. Il tempo per queste operazioni è stato circa 10 minuti.

Si è presentato il medesimo problema per a scendere, ovvero per la fermata di corso Genova – via Ariberto, la banchina è stata costruita storta. Anche in questo caso la pedana non si è riuscita ad aprire perché la banchina era alta. Ma il conducente, probabilmente conoscendo la caratteristica della fermata, ha fatto marcia indietro ed è riuscito a fare aprire la pedana.

Immagino gli insulti non detti alla mia persona per aver fatto perdere tanto di quel tempo. Intendiamoci, non si sono espressi ne con sguardi ne tantomeno con parole, per fortuna. Mi dispiace dire a queste persone che non è colpa mia è il comune di Milano che non sistema le banchine.

Dopo aver trascorso una piacevole serata con i miei amici io e la mia fidanzata ci siamo avviati per la strada del ritorno. Verso le 22:10 abbiamo raggiunto la fermata di Piazzale Cantore, il display della fermata dice che per il tram 14 ci sono 28 minuti di attesa.

Dopo 28 minuti circa arriva primo tram è che fa scendere tutti perché è arrivato al capolinea. C’è una particolarità che mi sfugge: il display del tram dice “Coni Zugna” ma li siamo in “Piazza Cantore” e quindi il capolinea sarebbe dovuta essere la fermata dopo. Per la cronaca il tram 14 ha come capolinea ordinario Lorenteggio cioè 15 fermate dopo.

Dopo 10 minuti di attesa arriva anche il secondo tram. Anche in questo caso il conducente fa scendere tutti perché sul display c’era scritto “Coni Zugna”.

Arriva il terzo dopo 10 minuti e va al suo capolinea ordinario (ndr Lorenteggio), si ferma ,apre le porte e la pedana che si apre correttamente e riesco a salirvi sopra. Ma voi credete che la banchina di “Piazza Cantore” sia a norma? No, la mia fidanzata mi ha indicato il posto in cui era più bassa in modo che la pedana si apre.

Il tempo di attesa totale per quella sera è stato 55 minuti per una corsa di 15 minuti di tram.

Arrivo in Brunelleschi e anche in questo caso la banchina era fatta male e la pedana non si è aperta. Qui il conducente non ha fatto retromarcia ma grazie ai passeggeri riesco a scendere e a tornare a casa.

Incazzato arrivo a casa sano e salvo ma non grazie al comune di Milano e ad ATM che da un servizio del terzo mondo.

Ora io voglio che siano sputtanati durante Expo dalla stampa planetaria perché in tutti questi anni il comune di Milano non sono riusciti ad adeguare la città per i disabili.  In questi anni sto continuando a segnalare ad ATM, al comune di Milano nelle persone del sindaco Pisapia, degli assessori Maran, Rozza e Majorino ma non ho visto una presa in carico di questa situazione.

Chiedo:

•             il censimento di tutte le banchine di tutti i tram accessibili;

•             per gli autobus aumentare il numero delle banchine accessibili;

•             per i filobus sistemare tutte le banchine soprattutto della 90/91 ma anche della 92 e 93;

•             per i tram non accessibili sostituirli con mezzi a ruota come per esempio dei filobus a impatto zero per l’ambiente;

•             per la metropolitana non considerare accessibili le stazioni con i montascale;

•             per la metropolitana sistemare il dislivello tra la banchina e il treno.

Io il dovere di cittadino l’ho fatto, lo sputtanamento è alle porte e io dirò “ve lo avevo detto io”