Perché sull’Isee non sono d’accordo e dov’è la fregatura? Parte sesta

Non capisco

Non capisco perché le associazioni dei disabili non hanno fatto le manifestazioni a Roma di persone con disabilità quando è stato presentato il Decreto Salva Italia in particolare il famoso articolo 5 che ha generato questo ISEE iniquo. Qualcuno può obbiettare che eravamo in piena “dittatura del governo dei tecnici”, perché questo impedisce alle persone di mobilitarsi per manifestare? Sotto il governo Monti non si poteva manifestare? Non credo la Costituzione sia stata soppressa in quel tempo. E oggi, con il governo Letta perché non si è manifestato? Anche qui è sospesa la Costituzione? Non mi risulta affatto. Do atto a FISH e FAND in passato di aver difeso l’indennità di accompagnamento dagli attacchi dei governi passati, precedenti a quello dei tecnivi. Do atto a FISH e FAND che se non c’era la volontà del Parlamento o del Governo di abrogare l’articolo 5 del Salva Italia certamente questa soluzione è la meno peggio che ci poteva capitare. Tuttavia è una soluzione largamente insufficiente che bypassa la norma che ha istituito l’indennità di accompagnamento e la pensione d’invalidità rendendoli da Diritti Soggettivi a diritti deducibili, nel corso di questo articolo spiegherò cosa vuol dire questa frase. Sono convinto FISH e FAND se in questo caso avessero forzato la mano con una manifestazione, le forze politiche in Patlamento avrebbero potuto prendere in considerazione l’abrogazione di questo articolo, perchè non è stata fatta? Perchè ad alcune associazioni associate a FISH e FAND va bene questo ISEE? 

Ma andiamo avanti, dopo una mia analisi sul nuovo ISEE appare evidente che il Governo Monti-Letta non ha mai avuto a che fare con la disabilità grave e questo non mi lascia stupito. Quello che mi lascia stupito è l’atteggiamento delle associazioni dei disabili che sono andate a trattare per nostro conto con il Governo, quello che mi lascia sconcertato è che sembra che loro non hanno mai avuto a che fare con la disabilità grave. Eppure rappresentano decine, se non centinaia di associazioni di disabili. Pare che nonostante questo fatto non hanno saputo rappresentare le necessità dei disabili gravi e gravissimi. Le associazioni di rappresentanza pur disponendo di consulenti non sono riusciti a capire che così come è uscito dalle Commissioni di Camera e Senato questo ISEE non va bene per le persone con grave e gravissima disabilità. Di contro un comune cittadino italiano come me, si è confrontato con alcune persone con disabilità e l’esito è che questo indicatore è assolutamente inadeguato di conseguenza iniquo. Non sono una persona eccezionale, ho semplicemente dedotto che se non andava bene a me, di certo non andava bene ad altri e mio malgrado mi sono fatto portavoce di un popolo silenzioso. Il nuovo ISEE violava le leggi dello Stato:

Ipotesi future

Se nei prossimi mesi il Governo modifica l’ISEE, come pare stia accadendo ovvero includerà le opinioni delle Commissioni di Camera e Senato, ci saranno dei miglioramenti.

Recentemente ho anche sentito che le suddette associazioni, stanno chiedendo un ISEE individuale per alcuni servizi legati alla persona.

La sostanza di iniquità non cambia rispetto a questo indicatore. È vero se dovesse essere approvata la modifica dell’ISEE individuale probabilmente sarebbero preservati i diritti di cittadinanza e i diritti umani, tuttavia il bypassare delle Leggi dello Stato che hanno introdotto l’indennità di accompagnamento crea un grave precedente. 

Ma cosa sono l’indennità di accompagnamento e la pensione d’invalidità?

Accompagnamento

Ma che cos’è l’accompagnamento? L’indennità di accompagnamento, serve a colmare in minima parte quello svantaggio tali cittadini hanno rispetto ad altri cittadini. Non è una rendita vitalizia! Se passa questa idea le persone con disabilità (o anziani) verranno considerate alla pari degli altri cittadini, non esisterà più lo svantaggio di partenza che impone al livello costituzionale allo Stato di parificarlo. Per cui la persona con disabilità (o anziana) svantaggiata sarà considerata come chi non ha un handicap dovuto dalla situazione fisica (o dall’età) e quello che si riceve dallo Stato è un di più che gli altri cittadini non hanno, un vitalizio, come se appartenessi ad una casta. Essere una persona disabile (o anziana) non è una casta e non si può rinunciare, come chi è della casta, alla propria disabilità o agli effetti dell’anzianità che portano a limitare la propria vita.

La pensione d’invalidità

La pensione di inabilità è stata istituita dall’articolo 12 della Legge 30 marzo 1971, n. 118. Spetta agli invalidi civili nei confronti dei quali si stata accertata una totale inabilità al lavoro e che si trovino in stato di bisogno economico. Per questa seconda condizione vengono annualmente fissati dei limiti di reddito personale che non devono essere superati dal titolare della pensione di inabilità.

E perchè vengono bypassate queste Leggi dello Stato?

Queste leggi sono di Diritto Soggettivo e vengono mutate come diritto deducibile ma cosa vuol dire ciò?.

Diritto soggettivo

Il diritto soggettivo è una situazione giuridica di vantaggio che la legge attribuisce a un soggetto, riconoscendogli dati vantaggi nei confronti di un bene e la possibilità di tutelare questa situazione in modo diretto e immediato, senza l’intermediazione di soggetti pubblici o privati

Nel nostro caso l’indennità di accompagnamento e la pensione d’invalidità sono diritti soggettivi ma con il nuovo ISEE diventa nei fatti diritto deducibile. 

Diritto deducibile

Nel Diritto Italiano non esiste il diritto deducibile, neanche nell’Unione Europea esiste. Il nuovo ISEE puoi dedurre interamente l’indennità di accompagnamento con le franchigie e parzialmente la pensione d’invalidità sempre con le stesse franchigie. Per cui nei fatti da un Diritto Soggettivo si introduce il diritto deducibile che porta iniquità qui e che nessuna Corte Costituzionale può ammettere. Ovvero da un Diritto certo passa ad un diritto variabile a seconda dell’inflazione e degli umori di un governo.

Se un domani

Le franchigie fissatte attualmente dall’ISEE per la disabilità grave è posta a € 5000 e per la gravissima è di € 6.500 e nel testo dell’ISEE non c’è l’indicizzazione automatica al costo della vita per cui nel giro di pochi anni queste cifre saranno obsolete per cui passano gli anni più noi saremmo ricchi. Ricordo che sono passati 14 anni prima che il Governo mettesse mano al nomenclatore tariffario per gli ausili, non oso pensare tra 14 anni queste franchigie cosa varranno?

Attualmente è probabile che ci sia una nuova bozza in continua evoluzione del nuovo ISEE ma non conoscendo il testo, che non è pubblico, non sappiamo cosa contiene quindi non sappiamo cosa aspettarci dal futuro per i nostri diritti e la qualità della nostra vita.  

Se un domani il governo, magari non Letta ma un altro, per una spending review abbassa le franchigie ci troviamo di colpo ricchissimi e senza servizi sociali, questo perché l’ISEE quando sarà approvato sarà un diritto decucibile e non Diritto Soggettivo. Aggiungo che l’ISEE essendo un regolamento deve comunque ripassare in Parlamento ma ha una corsia più agevole visto che non si tratta di una Legge facendo capo all’articolo 5 del decreto Salva Italia.

Cosa chiediamo

Abrogaziione dell’articolo 5 del Decreto Salva Italia non possiamo vivere secondo gli umori di un governo. Solo in questo caso il diritto torna ad essere Diritto Soggettivo e non deducibile, in questo modo non devono inoltre essere inseriti contributi che servono per l’inclusione sociale quali:

  •          Contributi per la Vita Indipendente;
  •          L’Assistenza domiciliare indiretta;
  •          L’assegno di cura;
  •          Il trasporto disabili
  •          vari ed eventuali altri contributi per l’inclusione sociale

Aggiungo la richiesta di aumentare le franchigie per:

  •          La casa
  •          Spese mediche

Per concludere l’ISEE ipotetico slegato dal decreto Salva Italia per accedere ai servizi alla persona disabile deve essere individuale totalmente slegato dal contesto familiare.

Questo è l’ultimo articolo divulgativo sull’ISEE per questo tempo, ma non è finita qui. Lo sforzo è di raccogliere dati e pubblicarli in modo da dimostrare l’iniquità dell’ISEE.