Comune di Milano: Majorino “da gennaio 2014 obbligo presentazione ISEE”. Lettera aperta all’assessore

buon giorno assessore,

in merito al comunicato stampa del 17 settembre 2013 vorrei che rispondesse a questa mia mail che è pubblicata sul sito www.disabilialloscoperto.it, in questo testo troverà delle domande

Immagino che lei sappia che il nuovo ISEE al momento la parola spetti al Governo per l’approvazione del Decreto Legge. Quindi allo stato attuale mi sembra illogico basarsi sul vecchio ISEE che, presto o tardi sarò obsoleto. Il vecchio ISEE non prevede accorgimenti per le disabilità gravi e per le spese mediche. Il nuovo ISSE prevede delle franchigie ed è stato licenziato dalle Commissioni Parlamentari dalle Affari Sociali e Bilancio della Camera e del Senato con le seguenti osservazioni al Governo che può o meno recepire. Le osservazioni sono:

a) il Governo confermi l’esclusione dal campo di applicazione del nuovo ISEE delle prestazioni assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario, poiché un ampliamento del medesimo campo di applicazione che vada oltre le prestazioni sociali, così come definite dall’articolo 1 dello schema di decreto, potrà essere disposto solo in seguito ad una esplicita previsione legislativa;

b) valuti il Governo l’opportunità, all’articolo 1, lettera e), di prevedere la seguente definizione di prestazioni sociali agevolate: « prestazioni sociali non destinate alla generalità dei soggetti e le prestazioni sociali collegate nella misura dell’agevolazione o nella determinazione della compartecipazione a determinate situazioni economiche »;

c) valuti il Governo l’opportunità – in relazione al trattamento delle persone con disabilità e non autosufficienti nel nuovo ISEE – di prevedere un trattamento più favorevole con riferimento a situazioni in cui, in presenza di un reddito della persona disabile molto basso o nullo e, contestualmente, di beni patrimoniali, la detrazione prevista nel nuovo ISEE potrebbe non operare pienamente;

d) all’articolo 4, comma 2, lettera f), valuti il Governo l’opportunità di intervenire sulle franchigie e di  prevedere uno specifico intervento per le famiglie con figli minori disabili;

e) con riferimento ai proprietari di casa, si segnala che nello schema in esame le franchigie sono state portate in conto reddito, anziché essere lasciate in conto patrimonio, come avveniva per il vecchio ISEE. Le Commissioni segnalano che la previsione può comportare distorsioni, abbattendo eccessivamente i redditi di chi ha patrimoni modesti, ovvero non permettendo di usufruire completamente della franchigia della prima casa, causa « incapienza », per il soggetto che, pur proprietario, si trovi in una situazione, magari temporanea, di basso reddito, e suggeriscono pertanto di riportare la franchigia per i proprietari della prima casa in conto patrimonio;

f) con riferimento alla eliminazione, nel nuovo ISEE, della maggiorazione della scala di equivalenza per il genitore solo, non lavoratore e con figli minori, valuti il Governo l’opportunità, vista la situazione di particolare fragilità di tali famiglie, di reintrodurre la suddetta maggiorazione anche nel nuovo ISEE;

g) a tutela delle famiglie più numerose, sulle quali gli indicatori della situazione patrimoniale sono destinati ad incidere diversamente da quelle con un numero minore di figli o senza figli, si segnala infine  ’opportunità che il Governo riveda la franchigia massima di euro 10.000, prevista all’articolo 5, comma 6, ai fini della determinazione del valore del patrimonio mobiliare;

h) in tema di individuazione della consistenza dei depositi e dei conti correnti bancari e postali, si osserva che l’articolo 5, comma 4, lettera a), dello schema di decreto prevede un meccanismo assai incerto e complesso ai fini della determinazione della data di riferimento per il saldo contabile attivo: valuti pertanto il Governo l’opportunità di una riformulazione della disposizione che prenda a parametro di controllo il valore della giacenza annua media, riferita all’anno precedente la dichiarazione; i) considerata, infine, la complessità della nuova disciplina e la necessità di valutarne l’effettivo impatto, proseguendo nella positiva pratica della consultazione già intrapresa in sede di predisposizione dello schema di decreto in esame, il Governo provveda alla costituzione di una sede stabile di confronto con le istituzioni, le parti sociali e le associazioni nazionali portatrici d’interessi, con il compito di monitorare l’applicazione del nuovo strumento e le eventuali proposte di correttivi.

fonte: clicca qui

Oltre alla citazione del documento Parlamentare, cito anche un caso non stato contemplato dal nuovo ISEE e neanche dalle Commissioni Parlamentari che lo hanno licenziato, passando la palla al Governo.

E’ il caso del trasporto disabili, un caso milanese ma anche Italiano. Vi è una normativa nazionale che prevede il trasporto disabili per andare/tornare da scuola ma non per andare/tornare dal lavoro o per andare/tornare per le cure o le fisioterapie. Questa carenza normativa, se non presentata al Governo e ivi ricevuta, impatta sul ISEE in modo errato. Ovvero farà incrementare artificiosamente il reddito per dei contributi per il trasporto disabili. Cito l’avvocato Carlo Giacobini che lavora presso la FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap) e direttore del portale http://www.handylex.org/ che ha calcolato l’ipotetico ISEE se ad oggi venisse approvato con il testo licenziato dalle Commissioni Parlamentari, senza ulteriori modifiche dal Governo con il Decreto Legge. Ecco lo schema che ha preparato sui redditi di Claudio Cardinale:

Indennità accompagnamento: 5.991
Pensione: 3.586
Irpef beneficiario: 10.000

Trasporti: 7.200
Contributo vita indipendente: 12.000 (assistenza domiciliare indiretta per il comune di Milano)
Somma introiti: 38.777

Franchigia disabilità grave: 6.500
Spese per badanti: 12.000 (storno assistenza domiciliare indiretta per il comune di Milano)
Spese mediche: 0
Detrazione lavoro dipendente:1.000
Somma detrazioni/franchigie: 19.500
Parametro: 1
Totale ISR (per ISEE): 19.277

Come noterà a fronte di un reddito IRPEF di € 10.000 il conteggio ISR per ISEE sale a € 19.277 per via dei contributi erogati per il trasporto disabili.

Occorre per il comune di Milano e per lei valutare attentamente le seguenti cose:

1.    Conviene al comune di Milano usare l’ISEE attualmente in vigore che a breve diventerebbe superato? Se si in che modo?

1.1.   L’ISEE nazionale sul nucleo familiare?

1.2.    L’ISEE, che è il valore dei singoli componenti della famiglia, quindi si può definire valore personale?

1.3.   O il Fattore Famiglia di Regione Lombardia che è possibile fruirne dai comuni Lombardi?

2.     Se creare un ISEE ad hoc per il comune di Milano prendendo spunto dalla delibera sull’assistenza domiciliare indiretta che è attualmente in vigore sul calcolo per l’erogazione del contributo e modificarla in modo coerente per determinare l’accesso ai servizi sociali?

3.     Se aspettare il nuovo ISEE e correggerlo, alzando l’asticella per l’accesso ai servizi sociali, se si fruisce per esempio del trasporto disabili qualora il Decreto Legge del nuovo ISEE  non prevedesse questo caso?

3.1.   Se volesse attendere il nuovo ISEE perché ha fatto una dichiarazione di questo tipo gettando nella preoccupazione numerose famiglie fragili della società? Ricordo che recentemente, a giugno, sono state ritirate le delibere 1204 e 1205 quindi la ferita era ancora fresca

Per terminare questa serie di domande ci auguriamo che il comune non ci imponga di scegliere il nostro assistente personale. Questo causerebbe grossi problemi ogni persona che fruisce dell’assistenza domiciliare indiretta. L’assistente personale deve essere scelto dalla persona disabile perché un estraneo entra in casa e deve essere di assoluta fiducia, sia in termini di onestà, serietà e affidabilità della persona, sia in termini di come fisicamente aiuta la persona disabile: i suoi orari, i mestieri, la spesa, la cucina, e tutto quello che concerne l’autonomia persona e sopratutto la scelta dell’assistente personale da parte della persona disabile.

Altresì ci aspettiamo che il comune di Milano non imponga una certa compagnia di trasporto disabili piuttosto che un’altra perché se la persona disabile sceglie una certa compagnia è sicuramente perché gli fa sia un prezzo inferiore, sia una qualità ottimale del servizio. Ricordo che gli autobus, i tram, i filobus e le metropolitane attualmente non sono ancora completamente accessibile e fruibili da parte delle persone con disabilità in una città come Milano. Avere dei mezzi attrezzati e un contributo erogato da psrte del comune di Milano, è fondamentale per applicare sia la Carta dei diritti ONU sulle Persone con Disabilità, sia il diritto alla mobilità sancito dalla  Costituzione Italiana.

Ci dispiace che certe dichiarazioni “scontrarci con lei”, avremmo preferito una collaborare. Infatti nei prossimi mesi avremmo voluto coinvolgere il comune di Milano per sensibilizzare i negozianti per abbattere le barriere architettoniche ma mi rendo conto che sono più problematiche da abbattere le barriere mentali visto che siamo considerati dei costi e non un opportunità di portare il nostro contributo alla nostra città.

Buona giornata con amarezza

Lo staff di disabili allo scoperto

Claudio Cardinale