Dopo aver scritto il report su La Chicca Palace Hotel oggi voglio trattare dell’accessibilità del Lido La Fenice.
Aspetti positivi
E’ un Lido che ha moltissimi servizi per persone abili e disabili, infatti sono presenti:
- La piscina accessibile. Si può entrare sia tramite JOB che tramite discesa laterale. La temperatura dell’acqua dipende molto dalle condizioni meteo. Se il tempo è caldo l’acqua è calda conseguentemente se il tempo è più fresco l’acqua sarà più fresca. A mio avviso sarebbe meglio coprire la piscina alla sera per preservare la temperatura per il giorno dopo ed impedire la dispersione termica notturna.
- Due toilette accessibili per uomini e donne. Questo è uno dei pochissimi posti in Italia dove ho visto due toilette perfettamente accessibili per uomini e donne. Entrambi hanno il water alto, i maniglioni per reggersi, il lavandino basculante e il doccino.
- Due docce calde accessibili. Sono al chiuso e riscaldate. Si può fare la doccia sia con il JOB che con delle sedie di plastica visto che sono in dotazione. Non è presente la sedia pieghevole fissata al muro.
- Docce esterne fredde accessibili. Per sciacquarsi dopo essere andati a farsi il bagno in piscina o al mare.
- Ristorante accessibile con tavoli accessibili. Clicca qui per leggere la recensione del ristorante.
- Carrozzine JOB. Ne ho contate almeno tre che garantiscono di fruire dell’assistenza per entrare o uscire dalla piscina o dal mare in modo completo.
- Servizio per entrare ed uscire sia dalla piscina che dal mare. I volontari dell’associazione aiutano ad entrare ed uscire sia dal mare che dalla piscina. Il servizio è gratuito.
Copre molte esigenze di molte persone ed è un Lido che punta all’inclusività. Difatti non è solo per persone disabili ma per chiunque voglia trascorrere del tempo a bordo piscina, sotto l’ombrellone sulla spiaggia. E’ anche possibile per le disabilità motorie fare il bagno sia in piscina che al mare. Per le persone disabili è gratuito un ombrellone e due lettini.
Aspetti negativi
Rampa d’accesso dal Lido agli ombrelloni è molto ripida. Per chi è in carrozzina elettrica se si presta un po di attenzione non ci sono problemi. Mentre per chi è in carrozzina manuale potrebbe avere dei problemi sia per spingersi che per farsi spingere. In ogni caso può farsi aiutare dai volontari dell’associazione che gestisce il Lido.
Come vedete nella foto sopra gli ombrelloni dell’ultima fila sono generalmente assegnate a persone disabili perchè sono presenti delle passerelle dove è possibile stare all’ombra. Peccato non sia così perchè tali passerelle sono troppo distanti dall’ombrellone stesso. Questo è il problema più grosso che ho visto perchè non permette di restare in carrozzina all’ombra sotto il proprio ombrellone ma nel caso si volesse stare all’ombra occorrerebbe scendere sulla sabbia con la carrozzina oppure passare dalla carrozzina al lettino. Personalmente preferisco restare sulla carrozzina per stare all’ombra questo perchè è faticoso per chi mi aiuta scendere dalla carrozzina elettrica e sdraiami sul lettino e farlo più volte al giorno, non solo pesa a chi mi aiuta che lo fa volentieri, ma pesa più a me chiedere di essere aiutato. Stazionando in carrozzina, avendo il basculamento, mi posso sdraiare come se fossi su un lettino.
A mio avviso sarebbe più opportuno nell’ultima fila mettere le passerelle tutto attorno gli ombrelloni. In questo modo si può dare una maggiore libertà di scelta per chi preferisce stare sul lettino oppure sulla propria carrozzina.
Lo consiglierei?
Si assolutamente sapendo che però ci sono i limiti come precedentemente descritto. Anche in questo caso la città di Milazzo si salva ma nel racconto sulla quotidianità turistica per persone disabili come potrete leggere qui ne esce veramente malconcia.