Il Comitato lombardo per la Vita Indipendente delle persone con disabilità prende nota con grande preoccupazione delle recenti dichiarazioni della signora Argentin, deputata alla Camera e relatrice della recentissima legge sul cosiddetto “dopo di noi”.
Argentin ha affermato “il disabile vero è quello che non si autodetermina”: terribile approssimazione al ribasso, foriera di giustificazioni a omissioni di ogni genere da parte della classe politica; e sfacciata dichiarazione di abbandono delle persone con disabilità alle idrovore delle agenzie private oppure all’isolamento e alla morte sociale per mancanza di risorse.
L’espressione “il disabile vero” è, di per sé, ridicola nella sua drammatica disonestà: occorre, quando non si parla di partite di pallone o della bellezza dei divi del cinema, attenersi alle definizioni internazionali della disabilità per poterne discutere.
Rammentiamo alla signora Argentin, purtroppo se ne ravvisa la necessità, che ormai a livello planetario la concezione della disabilità oggettiva è soppiantata da quella della disabilità sociale: se la società costringe a vivere da disabile, si è disabili; se la società accoglie e compensa la disabilità (attraverso l’assistenza e l’adattamento di tutti i servizi anche a chi ha disabilità), non si è più disabili.
Argentin ha anche affermato che sarebbe più facile ma ingiusto dare alle persone con disabilità i finanziamenti per la gestione autodeterminata dell’assistenza: difficile non avere cattivi pensieri nei confronti di questa deputata dopo un’affermazione così spudorata e faziosa.
Invitiamo ad ascoltare le registrazioni audio e video di queste esternazioni; e a riflettere in merito. AULA, Seduta 636 – Assistenza in favore di persone con disabilità grave prive del sostegno familiare dal min. 54.25 circa al min. 54.45 e al min. 58.10 circa
A margine annotiamo, con crescente preoccupazione, anche alcune esternazione di Miotto nello stesso contesto. La deputata Miotto, nonostante l’evoluzione internazionale della concezione di disabilità e nonostante la Costituzione della Repubblica, pretende di fare distinzioni e misurazioni illegittime per creare nuovi alibi all’inerzia della politica (centrale e periferica) riguardo la libertà e la dignità delle persone con disabilità.
Questa “santa alleanza” tra mestieranti della politica e interessi economici di chi vuole arricchirsi e acquistare potere a discapito della dignità altrui è un pericolo per tutti i cittadini e intendiamo combatterla con i mezzi della pace e dell’intelligenza collettiva.
AULA, Seduta 637 – Assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, approvazione definitiva da 2 ore 14 minuti e 40 secondi circa.