Il Nord (Milano e Lombardia) ignorano i diritti umani delle persone disabili

Oggi sono andato al forum delle politiche sociali organizzato dal Comune Milano hanno parlato solo gli amministratori del Comune di Milano ma anche i tecnici di Regione Lombardia.

Ero presente dalle 9.30 alle 14.00 ci sono stati svariati tavoli tra cui il tavolo della residenzialità. É stata una passerella di assessori e qualche associazione , tra cui Ledha, che parlano parlano un po si incensano ma dicono “sappiamo che non basta .. ma rivendichiamo i risultati positivi”. Contrariamente a quanto è avvenuto l’anno scorso, quest’anno non c’è stata nessuna possibilità di domande dal pubblico.

In tutte queste non è mai stata citata la Convenzione ONU sulle persone con disabilità, né tanto meno l’articolo 19 della medesima convenzione che parla di Vita Indipendente. E’ anche eloquente che questa carta non sia mai stata citata che sia carta igienica per pulirsi dopo essere andati in toilette? Solo Pinuccia Pisoni presidente delle famiglie dei CDD ha citato il vocabolo “vita indipendente” mentre i politici e i tecnici lo hanno ignorato.

Il modo in cui sono organizzati questi convegni, cioè l’assenza di confronto con il pubblico è molto eloquente su quanto la politica ha bisogno di incensare. Non viene in alcun modo misurata la soddisfazione delle persone disabili, infatti sono i presenti e oggi nessuno ha potuto fare domande.

Si è parlato di “progetto di vita” ma nessuno ha mai fatto riferimento alla scelta delle persone disabili. Non confondete “progetto di vita” con vita indipendente perchè quello illustrato non contemplava affatto la scelta della persona disabile. Nessuno ha mai pensato che noi possiamo decidere della nostra vita ma siamo solo da assistere. In questo forum delle politiche sociali quello che è uscito lampante che in Italia siamo ancora visti ancora come persone da assistere ed il III settore la vuole fare da padrona inserendo il suo modello di welfare in questa Italia schiacciata dalle cooperative.

Dopo oggi è palese di come sia le forze politiche di centrodestra rappresentate dei tecnici della Regione Lombardia, sia gli amministratori del Comune di Milano del centrosinistra considerano la Convenzione ONU delle persone disabili presso che carta straccia e il diritto di decidere sulla propria vita della persona disabile non viene assolutamente presa in considerazione.

No Milano, no Lombardia, no Italia non ci siamo sui diritti delle persone con disabilità il cambio di paradigma auspicato dalla Convenzione ONU è lontano anni luce, un miraggio.

Cari disabili o scegliete di assumere il controllo della vostra vita, o sarete una scusa per speculazione dei € (soldi) pubblici.