Ricevo e pubblico un appello in conseguenza alla legge elaborata dai tecnici dall’Assessora delle Politiche Sociali di Regione Lombardia Maria Cristina Cantù rivolto dal Comitato Lombardo per la Vita Indipendente
“Appello!
Il Comitato lombardo per la Vita Indipendente delle persone con disabilità ha lavorato, nell’ultimo anno, insieme ad alcuni consiglieri multipartizan per la stesura di una legge regionale sulla Vita Indipendente.
Ne é sortita una bozza che l’assessorato presieduto dalla dr.ssa Cantù ha emendato fino a renderla, dal nostro punto di vista, quasi completamente inutilizzabile.
Puntando su un atteggiamento collaborativo a oltranza, abbiamo puntigliosamente emendato quest’ultima bozza, riportandola a un significato più simile all’originario.
L’estate, come accade nella consuetudine amministrativa, ci ha fermati nel prosieguo dell’iter; e, al rientro, abbiamo avuto notizia che uno degli stesori della bozza (Gallera) ha depositato la versione emendata dall’Assessorato.
Non è stato un bel rientro, come potrete immaginare.. Per questo alleghiamo alla presente la bozza che abbiamo costruito insieme e vi chiediamo di visionarla e di depositarla come proposta di legge.
Il tema, per chi non lo conosce, implica il senso stesso del fare politica: la ricerca del benessere dei cittadini anche oltre ogni impedimento fisico o sociale; e la ricerca di soluzioni che non implichino sprechi e corruzione.
Siamo naturalmente a disposizione per ogni eventuale chiarimento e sollecitiamo vivamente il vostro interesse sull’argomento
Cordiali saluti
a nome del Comitato lombardo per la Vita Indipendente
delle persone con disabilità
Filiberto Crisci”
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