Siamo agli arresti domiciliari

D’accordo il titolo di questo articolo è forte ma verissimo. Per capire questo articolo di chiedo di leggere quest’altro che è molto importante. Ti chiedo solo di leggere con calma questa breve mail ma è molto importante, è un diritto civile.

Il comune di Milano ha l’assistenza domiciliare indiretta e il contributo massimo erogabile è di € 1.000.

  • Lo stipendio minimo del contratto nazionale di lavoro dei colf badanti per un lavoratore a tempo pieno convivente (livello BS) è di € 838,45.
  • Ogni 3 mesi vanno pagati i contributi che variano da € 520 a €535.

Ogni anno vengono liquidate:

  • Le ferie residue e a me gravano per circa € 150-€200.
  • La Tredicesima mensilità che grava per circa € 1.020
  • Il TFR che grava per € 950-€1050. 

 

I doveri di una persona disabile per avere un assistente personale (comunemente detto badante) convivente sono:

  1. Dare al assistente personale una camera in cui si chiuda e abbia la sua libertà come da contratto nazionale di lavoro.
  2. Provvedere al vitto dell’assistente personale anche questo come contratto nazionale.

Premesso ciò il totale che la persona disabile deve pagare annualmente per stare a casa sua complessiva del contributo del comune di Milano è di € 14.000-14.200. Questa cifra vale solo per un assistente personale dal lunedì al sabato dopo pranzo. I € 2.000-2.200 euro sono a carico della persona disabile che li paga di tasca sua mentre i € 12.000 sono a carico del comune di Milano. Quindi la persona disabile paga:

  • Affitto (o spese condominiali e l’eventuale mutuo).
  • La luce (per due persone, me e l’assistente personale).
  • Il gas (per due persone).
  • Il vitto (per due persone).
  • Il telefono.
  • Le spese personali (che per una persona disabile sono maggiori).
  • Fare una vita inclusa nella società. Ovvero andare al cinema, mangiare una pizza, andare al teatro, visitare un museo, farsi una vacanza, pagare le spese di un eventuale auto ecc. ecc.

Se una persona disabile non riesce a risparmiare perché deve provvedere a luce, gas, e vitto per due persone € 2.000-2.200 per le spese che sostiene, che fa?

 Ricordo che noi disabili non sono autosufficienti non riusciamo a:

  • Vestirci.
  • Lavarci.
  • Preparaci i pasti.
  • Assumere i pasti.
  • Uscire di casa.

 

Per questo ho scritto che siamo agli arresti domiciliari. 

 Oltre alle domande già venute fuori prima, ho altre questioni che vorrei posse al comune di Milano:

  • Il comune di Milano non unisce i fondi passati da Regione Lombardia per la Vita Indipendente (€ 800 mensili) con il contributo per l’assistenza domiciliare indiretta (€ 1.000), perchè?
  • Il comune di Milano non copre tutta la spesa per l’assistenza domiciliare indiretta? Il comune di Milano è a conoscenza del fatto che costa 14.000 euro un assistente personale dal lunedì al sabato dopo pranzo? Il comune di Milano è a conoscenza che in una settimana esistono anche il sabato, la domenica e i festivi in cui l’assistente personale che lavora dal lunedì al sabato ha diritto a staccare? Perché il comune di Milano non si fa carico di questo?   
  • Il comune di Milano non rispetta la convenzione ONU sulle persone con disabilità all’articolo 19. La convenzione ONU è legge dello Stato e anche il comune ha approvato un apposita delibera recependo questo testo internazionale. L’articolo 19 dice testualmente:

          Gli Stati Parti alla presente Convenzione riconoscono il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e adottano misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società, anche assicurando che:

       (a) le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere e non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione;

      (b) le persone con disabilità abbiano accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali di sostegno, compresa l’assistenza personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e di inserirvisi e impedire che siano isolate o vittime di segregazione;

      (c) i servizi e le strutture sociali destinate a tutta la popolazione siano messe a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adattate ai loro bisogni. 

 

  • Il comune di Milano viola i diritti umani e non permette alle persone disabili di scegliere dove vivere e come vivere obbligandole di fatto ad andare in strutture come residenze sanitarie per disabili che costano minimo € 200 euro al giorno (€ 60-100 per la quota alberghiera e € 50-120 per la quota sanitaria anche se non ci sarebbe bisogno l’ASL deve pagare questa quota). In queste strutture si perde l’identità personale e si diventa massa.
  •  Il comune di Milano è a conoscenza che coprire totalmente la spesa per l’assistenza domiciliare indiretta anche per i fine settimana e i festivi l’importo mensile secondo il contatto nazionale di lavoro con lo stipendio minimo occorrono altri € 1.110-€1150? In questa cifra sono inclusi oltre allo stipendio, il TFR, la Tredicesima e i contributi. Se da un importo minore si rischia di favorisce il lavoro nero e i contenziosi giudiziari tra il datore di lavoro e l’assistente personale.

 

  • Il comune di Milano sa che l’assistente personale ha diritto alle ferie? Infatti non prevede la possibilità di avere un contributo per pagare un assistente personale sostituto In questo caso è la persona disabile che deve pagare di tasca sua il sostituto oppure starsene a casa, sporco, non lavato, a digiuno per il tempo in cui l’assistente personale è in ferie

 

Disabili allo Scoperto a Milano reclusi in casa.