Commento personale sullo scambio epistolare tra Disabili allo Scoperto e l’assessore Rozza

Cronistoria

In data 10 settembre 2013 ho scritto la seguente email al sindaco Pisapia, all’assessore Maran, all’assessore Majorino e all’assessore Rozza:

Egregio signor sindaco Pisapia , egregi assessori Maran, Majiorino e Rozza, spettabile consiglio di zona 6  mi presento, sono Claudio Cardinale cittadino milanese con disabilità, utilizzo per muovermi in Milano la mia carrozzina elettrica. Sono un blogger con il sito www.disabilialloscoperto.it

Con la presente intendo segnalare una serie di barriere architettoniche per accedere ai mezzi pubblici. 
 
Il primo articolo riguarda una fermata che non ha problemi e che vorrei portare come esempio per le altre fermate. Ecco il link di tale articolo:
 
Il secondo articolo tratta della fermata della linea 95, esattamente in via Bellini, sia in direzione Rogoredo M3, che in direzione piazzale Lotto in cui è impossibile accedere al mezzo pubblico. Ecco il link dell’articolo
 
La terza è una fermata della linea 14, direzione cimitero Maggiore, essendo in questo caso il marciapiede in alcuni punti troppo alto, rende impossibile aprire la pedana dell tram. Ecco il terzo link
 
 Queste sono solo tre fermate campione in cui ho riscontrato difficoltà a fruire del mezzo pubblico, sono sicuro che ci saranno altre linee e fermate non a norma. Mi auguro che questa mia mail possa essere presa in considerazione anche perché la pubblicherò sul mio blog con le vostre cortesi risposte.
 
Con la presente porgo 
Cordiali Saluti”
La risposta è arrivata il 3 gennaio 2014 ed è la seguente:
Gentilissimo Signor Cardinale, 
per prima cosa ci scusiamo per il ritardo con cui rispondiamo ai suoi quesiti posti, su indicazioni dell’Assessore Rozza abbiamo provveduto ad interessare il Settore preposto il quale riferisce che, 
L’istanza  da Lei presentata merita una riflessione generale. 
Premesso che, le singole richieste sono già state inviate al competente reparto per una valutazione mirata alle criticità segnalate, le problematiche sollevate indicate nella richiesta abbracciano diverse tipologie di intervento, alcune delle quali (raggiungimento delle stazioni della metropolitana a mezzo di ascensori) risultano di difficile realizzazione nell’immediato, e di competenza di altro Assessorato. 
Quindi, al di là delle eventuali anomalie segnalate che si possono sistemare con piccoli interventi in manutenzione ordinaria, occorre definire le strategie di intervento su “larga scala” per dare un senso logico alle opere in modo che possano garantire percorsi certi, esenti da ostacoli non sormontabili. 
Pertanto, ci promettiamo di discutere le problematiche da lei segnalate per l’abbattimento delle barriere architettoniche, in collaborazione con altri Assessorati. 
La ringraziamo della sua segnalazione e inviamo cordiali saluti.          
MCD 
Segreteria “

Commento personale

A parte la lentezza con cui l’assessorato a risposto (10 settembre 2013 invio mail, 3 gennaio 2014 risposta) quello che traspare è l’assoluta non conoscenza della mobilità dei cittadini disabili a Milano di conseguenza manca anche un piano organico per rimuovere le barriere architettoniche. Barcellona è a pochi chilometri da qui, è una città del sud Europa esattamente come Milano ed ha reso tutti i mezzi pubblici disponibili alle persone disabili rispettando la convenzione ONU per le persone disabili all’articolo 20 che dice:

Articolo 20
Mobilità personale
Gli Stati Parti adottano misure efficaci a garantire alle persone con disabilità la mobilità personale con la maggiore autonomia possibile, provvedendo in particolare a:
(a) facilitare la mobilità personale delle persone con disabilità nei modi e nei tempi da loro scelti ed a costi accessibili; 

(b) agevolare l’accesso da parte delle persone con disabilità ad ausili per la mobilità, apparati ed accessori, tecnologie di supporto, a forme di assistenza da parte di persone o animali e servizi di mediazione di qualità, in particolare rendendoli disponibili a costi accessibili;

(c) fornire alle persone con disabilità e al personale specializzato che lavora con esse una formazione sulle tecniche di mobilità;
(d) incoraggiare i produttori di ausili alla mobilità, apparati e accessori e tecnologie di supporto a prendere in considerazione tutti gli aspetti della mobilità delle persone con disabilità.

Il comma A) di questo articolo mi sembra  un utopia a Milano ma non a Barcellona e non mi si venga a dire che siamo in crisi e i soldi non ci sono. L’Italia e la Spagna hanno gli stessi problemi nell’UE solo che qui mancano i piani di abbattimento graduale di tutte le barriere architettoniche; di sostituzione sei vecchi tram; di adeguamento delle banchine e dell’installazione degli ascensori. Poi vogliamo ospitare Expo dove verranno le persone disabili e non potranno muoversi sui mezzi pubblici.