Alto Adige, Italia? Per i treni forse no….

L’amico Bruno ci manda questo articolo sull’accessibilità dei treni nell’Alto Adige, leggiamo il suo scritto

Nonostante i miglioramenti avvenuti negli ultimi anni per una persona disabile in carrozzina può risultare tuttora difficoltoso effettuare spostamenti all’interno del territorio provinciale di Bolzano.

Il lavoro che si sta portando avanti però mira a rendere completamente accessibile la rete ferroviaria locale ed è da considerarsi forse un’eccezione, visto l’assoluto immobilismo in cui versano le ferrovie italiane.

Partiamo dalla ferrovia Bolzano-Merano (11 stazioni). Su questa tratta viaggiano sia i treni provinciali della SAD che quelli di Trenitalia, con cadenza di mezz’ora.

Tutte le carrozze dei treni SAD ** sono a piano ribassato. Quando il treno ferma in stazione, all’apertura delle porte, si estrae automaticamente una piccola pedana che si allinea alla banchina.

Paradossalmente l’unica stazione in cui non è possibile accedere autonomamente al treno è proprio quella principale, cioè Bolzano, in quanto le banchine devono permettere la fermata anche ai treni di altre compagnie. In attesa di un ammodernamento della stazione e dei tempi biblici della RFI.

 Per accedere ai treni di Trenitalia invece è necessario prenotare, in anticipo, il servizio di “Assistenza” gestito da Rete Ferroviaria Italiana. Niente di nuovo qui.

La buona notizia però è che in futuro, forse già da quest’anno, circoleranno solo i treni a piano ribassato.

 

Merano però è anche capolinea della Merano-Malles (18 stazioni) ovvero la Ferrovia della Val Venosta. 

Su questa tratta circolano solo treni a piano ribassato della SAD del tutto simili a quelli della Bolzano-Merano tranne per il fatto che non hanno la pedana automatica. La distanza (lo spazio vuoto) tra i vagoni e le banchine però è stata ridotta al minimo e quindi anche chi si muove con una carrozzina elettrica può entrare e uscire dal treno senza difficoltà.

L’unico problema lo si potrebbe riscontrare nella stazione di Merano (a seconda del binario). In quel caso è necessario l’intervento di un operatore che pone una piccola rampa di alluminio tra il vagone e la banchina. Per questo servizio non è richiesta la prenotazione.

Discorso simile per la Fortezza-San Candido (13 stazioni), ovvero la Ferrovia della Val Pusteria; tutti i treni attualmente in circolazione (SAD) sono a piano ribassato e quindi accessibili.

 Purtroppo tenendo conto dei vecchi e altissimi vagoni di Trenitalia che sono ancora in circolazione e delle eccezioni (stazione di Bolzano), non è ancora possibile definire “accessibili” le ferrovie provinciali ma si è decisamente sulla strada giusta.

 

 L’accessibilità dei bus in provincia è molto simile a quella dei treni.

I nuovi autobus urbani (SASA), a Bolzano e Merano, dispongono di una pratica rampa manuale che, non richiedendo chiavi per l’apertura, rende abbastanza veloce le operazioni di salita e discesa della carrozzina.

Purtroppo in circolazione si trovano ancora i bus di vecchia generazione che dispongono di pedana sottoscocca estraibile (spesso non funzionante). Questi mezzi però saranno gradualmente sostituiti.

In genere per le linee di lunga percorrenza vengono utilizzati mezzi che non hanno il pianale ribassato e sprovvisti di pedana. Per tanto gli autobus interurbani non sono accessibili alle persone disabili.

 

** Modello “Stadler Flirt” http://it.wikipedia.org/wiki/Stadler_FLIRT 

Molte informazioni sull’accessibilità delle stazioni sono disponibili su questo sito: http://altoadigepertutti.it/it/treni_panoramici