DISABILE VUOI ANDARE AL LIDO DI VENEZIA ? SOLO A PIEDI, IN MACCHINA NIENTE AGEVOLAZIONI

Chi di noi non ha mai sognato almeno una volta di visitare Venezia ? Che si tratti di una città di fatto poco accessibile per i portatori di handicap è un fatto noto, almeno per quanto riguarda la parte centrale della città, con gli innumerevoli ponti caratteristici che la contraddistinguono, i vari corsi d’acqua, per un disabile turista può davvero non essere la meta ideale, e figuriamoci per quelle persone disabili che li ci abitano e vivono. E’ di pochi giorni fa infatti la vicenda di una ragazzina disabile residente che ha mandato una lettera a Bertolucci, in occasione della Mostra del Cinema di Venezia, affinché sensibilizzasse sul tema l’opinione pubblica e la classe politica del luogo.

Ma se tali difficoltà si presentano come ovvio per la parte antica della città, non altrettanto può dirsi per il Lido di Venezia, completamente accessibile e vivibile una volta raggiunto tramite traghetto e vaporetto. Per il turista disabile in questo caso è proprio la traversata che presenta un trattamento inspiegabile e addirittura discriminatorio rispetto al residente. Ovviamente per coloro che hanno patologie che comportano l’impossibilità di deambulare, diventa necessario l’approdo al Lido con l’autovettura personale in quanto una volta sbarcato è impensabile che il disabile percorra il lido sulla carrozzina; purtroppo però è proprio quello che deve aver pensato l’amministrazione comunale quando ha predisposto il sistema di tariffazione scontato per l’attraversata.

Per un biglietto d’andata e ritorno si prevede infatti unicamente una tariffa scontata per la persona disabile e per l’accompagnatore, ma solo in quanto persona, così rispetto a 7,50 € a testa ci si ritrova a dover pagare 1,30 € l’andata ( che comprende la persona disabile e l’accompagnatore ) ed 1,30 € per il ritorno. A ciò bisogna aggiungere il costo dell’autovettura, e qui arriva la mazzata, per un auto di dimensioni medie, si prevede una tariffa di 19 € per l’andata e 19 € per il ritorno.

La persona disabile che intende approdare al lido, con l’autovettura per una gita domenicale si ritroverà quindi a spendere una cifra che si avvicina intorno ai 40 €; e non è finita qui, sappiate che per le persone disabili residenti sono previsti abbonamenti agevolati validi per più corse, a patto però che presentino rigorosa documentazione al comune di Venezia ( l’iter per l’ottenimento dello sconto sa molto di girone dantesco ), in questo caso i prezzi possono scendere fino a 6 € per attraversata, ammesso che siate sopravvissuti alla burocrazia infernale.

Ovviamente un approdo al lido implica una visita obbligatoria al Casinò locale, in questo caso potete stare tranquilli l’amministrazione comunale ha pensato a voi, infatti per incentivare il gioco d’azzardo ( cosa buona e giusta ) il biglietto del Ferry Boat vale come fiche per il Casinò, perciò se siete fortunati potete anche vincere i 40 € spesi.

Questo in poche parole quello che ho vissuto di persona, per una giornata al Lido in occasione della Mostra del Cinema di Venezia, ed ecco come è andata a finire. Una volta tornato a casa ho quindi deciso di scrivere una e-mail di reclamo alla società di trasporti competente l’ATVC, non contento ho di persona contattato il consigliere comunale capogruppo di uno dei partiti dell’opposizione più sensibile ai problemi della gente del Comune di Venezia, il quale ha provveduto a fare sul tema un interpellanza all’assessore dei trasporti competente affinché provveda o quantomeno si pronunci sulla questione. Il giorno successivo ( il 10/09/2013 ) il caso è poi finito sui giornali locali ( Il Gazzettino e Corriere del Veneto ) assieme alle altre problematiche sollevate dalle persone disabili del luogo.

Non è detto che in futuro mi ricapiti l’occasione di tornare nuovamente al Lido, quest’anno il caso ha voluto venisse proiettato in anteprima alla Mostra del Cinema un film che reputavo imperdibile di conseguenza ho fatto di tutto per esserci. Se la mia “ denuncia “ è servita a qualcosa questo non lo so, ora la parola spetta alla Giunta del Comune di Venezia e all’assessore competente, ma se in futuro anche solo una persona disabile che intende accedere al Lido avrà avuto un trattamento più equo e solidale allora sarò stato ben lieto di essermi speso per quella che ritengo di fatto una sperequazione.

Testo scritto da Marco Campanini