San Vito Lo Capo: L’ennesima occasione mancata….!

Mi scrive sulla pagina Facebook di questo sito il signor Giorgio Marchese e riporto le sue parole qui, di seguito alle sue parole scriverò un mio commento:

In un paese intriso di illegalità di vario tipo ,in un paese in cui essere “diverso” dagli altri è un rischio a volte anche per la propria incolumità, è “normale” ciò che sto per raccontarvi.

San Vito lo Capo (TP) domenica 28/07/2013, ore 12 circa, una bella giornata di sole e di mare per tutti quelli che riescono ad accaparrarsi un lembo di spiaggia libera, si perché tra zone varie adibite (legalmente?) ai noleggiatori di lettini ed ombrelloni è alquanto complicato riuscire a posizionarsi ad una distanza favorevole dalla battigia, come faranno ad andare in acqua i diversamente abili? Con le loro carrozzine (avete provato ad andare in bici sulla sabbia…….?), con i loro deficit visivi, con i loro vari deficit motori (cerebrolesi di vario grado), con le loro varie sindromi congenite, etc…………
Ma ecco che in questo magnifico luogo, inserito tra le 10 più belle spiagge d’Italia, si vede una bandiera al centro di un’oasi felice, dove il disabile è accolto con il proprio nucleo familiare (fondamentale per il benessere psicofisico!), con passaggi pedonali dalla strada alla battigia formati da strutture rimovibili in plastica, con la possibilità di usufruire gratuitamente di un lettino ed ombrellone, e con la possibilità di essere accompagnato in acqua in entrata ed in uscita dai ragazzi addetti al servizio, attraverso sedie a rotelle in plastica (job), meraviglioso…….!
Un vero esempio di abbattimento dei confini che separano il “normale” dal “disabile”(sul concetto di disabile ci sarebbe da disquisire a lungo…….!).
Meraviglioso! Sino all’arrivo di belle divise bianche della capitaneria di porto che per un paio di ore chiedono documenti ai gestori del servizio (GRATUITO), prendono misure varie, fotografano (anche zone con disabili ,alla faccia della privacy ….!), controllano le dotazioni dei soccorritori,fanno il loro dovere….!
Non posso fare a meno di notare il loro totale disinteresse (verificato ulteriormente in data 8/08/2013) verso chi usufruisce del servizio…..ma è ovvio, chi ha il compito di far applicare le leggi non deve guardare nessuno in faccia…
Se ne deve fregare se ci saranno dei danneggiati (ma tanto sono già “danneggiati “dalla vita…….!); di seguito a tale controllo i gestori del servizio si adeguano immediatamente (nel paese dell’abusivismo reiterato di ogni ordine e grado…!) riducendo il fronte mare dell’area assegnata dal progetto,risultato:
I non vedenti non possono più essere correttamente gestiti,le postazioni per i disabili in sedie a rotelle sono più distanti dal mare,si deve necessariamente effettuare una diversificazione sulla tipologia di handicap per l’attribuzione dei soli 5 lettini rimasti fronte mare,si deve anche limitare l’accesso ai familiari…..
Ma, sapete che fine ha fatto quella metà di spiaggia tolta al servizio? E’ pacificamente occupata da lettini ed ombrelloni a pagamento…..!
Ma di cosa ci meravigliamo, siamo in Italia, un paese dove il colore della pelle discrimina un ministro, dove le abitudini sessuali sono oggetto di aggressione, dove essere donna è un rischio per l’incolumità personale, dove …essere disabile …e pensare di poter vivere “normalmente” una giornata al mare ….è……soggetto alle leggi rigorosamente applicate dalla Capitaneria di porto……!

Giuseppe, per Roberto (cerebroleso) ed altri 200 esseri umani ……..!

Ora scrivo le mie considerazioni su questo fatto. Sono due anni che mi reco in vacanza a San Vito Lo Capo, dove c’è un mare e favoloso a dir poco e un servizio per noi che siamo disabili impeccabile. Le foto di seguito riportate mostrano la disposizione della spiaggia rispettivamente l’anno scorso e quest’anno, come si sia creata questa situazione dopo quattro anni di attività di questa spiaggia attrezzata resta un mistero assoluto.

È così fatto bene questo servizio che si sta spargendo anche all’estero la notizia di questa spiaggia attrezzata e presto ci sarà un boom di turismo accessibile che porterà molta clientela disabile, non solo per la spiaggia e il mare, ma in quanto molti bar e ristoranti hanno provveduto ad abbattere le loro barriere architettoniche come ho recentemente mostrato in numerosi ma brevissimi articoli.  Le foto postate di seguito mostrano l’efficienza della sedia JOB tratta da un altro sito Internet, generalmente non mi fotogravo quando vado in acqua, per cui ho scelto delle foto da Internet. Ricordo che il servizio offerto gratuitamente nella spiaggia attrezzata di San Vito Lo Capo,in cui una persona disabile entra in acqua e li le differenze quasi si annullano.

Noi siamo Italiani e siamo bravissimi a rovinare tutto. Non so perché è successo quello che il signor Giorgio Marchese ha descritto con le sue belle parole, indica a chiare lettere che chi paga per questo fatto è e sempre sono le persone con disabilità, i quali hanno già numerosi problemi, non solo dovuti ai loro limiti fisici, ma anche al clima d’incertezza in cui il welfare Italiano viene preso a picconate dalle amministrazioni locali sia di destra che di sinistra. Siamo un peso per l’Italia: i disabili in Italia sono visti come chi appartiene ad una categoria privilegiata e chi non ha bisogno di aiuto per vivere partendo da una situazione di svantaggio rispetto alle persone normodotate. Ora una persona con disabilità vorrebbe godersi, per esempio, un periodo di vacanza in posto da favola dove lasciare le tensioni sul proprio futuro a casa, ed ecco che viene immediatamente riportato alla realtà. Tu sei una persona disabile e non conti nulla. Ancora quanto tempo noi Italiani abbiamo bisogno di comprendere che chi è disabile, non è una zavorra da scaricare appena c’è la crisi ma una ricchezza che porta la sua persona nella società e perché no, porta anche soldi. Infatti le persone disabili viaggiano sempre in due persone, la persona con disabilità e il suo accompagnatore. Le persone con disabilità in Italia sono circa 3.000.000 e il turismo disabile in Italia è stimato per un valore di 5.000.000 di persone, che mangiano, bevono, dormono, si vestono, dorrebbero fare una vita, con le dovute difficoltà, simile alle persone normodotate. Non uguali intendiamoci: simili. Con i loro limiti, i loro corpi più o meno deformati dalla disabilità, i problemi cognitivi ma sempre persone del genere umano sono.

Italia, San Vito Lo Capo, state perdendo delle occasioni, cosa rispondere? Attendo una risposta all’altezza umana e/o politica di un Italia che forse non esiste. Spero venga ridestata da un moto d’orgoglio perchè non siamo secondi a nessuno.