Il 24 luglio 2013 sono andato in Ledha, Lega Italiana Diritto Handicappati, ho intrapreso il solito viaggio avventuroso per muovermi in città. L'appuntamento era alle 14:30, esco alle 13 perché non si sa mai. Chiedo al mio assistente personale di accompagnarmi perché non so che tipo di problematiche potrei incontrare durante il viaggio e porto con me una pedana in alluminio leggero che mi sono fatto da un fabbro per superare i gradini. Come leggerete nella storia a seguire ho fatto bene.
Parto da casa mia aspettando pochi minuti l'autobus 95 in direzione Piazzale Lotto. Tutto tranquillo fino al capolinea del 95, scendo e percorro il pezzo di marciapiede dal capolinea del 95 fino al capolinea del filobus 90. Entrambi capolinea sono in piazzale Lotto, ma essendo grande come piazza c'è un pezzo di strada da fare. Quel piccolo pezzo di strada è devastante: il marciapiede è a pezzi, asfalto rialzato a causa delle radici; spaccato a causa della neve; non asfaltato in alcuni punti: un vero percorso di guerra.
Arrivo al capolinea del 90, l'autista mi vede e cerca di aprire la pedana. Cerca ma invano. La pedana non si apre. Prova ancora e nulla. La pedana è elettrica e mi segnala che non va, chiama il suo collega che guida l'autobus dietro di lui. Mi invita ad aspettare il prossimo filobus che in pochi minuti è la e la pedana è funzionante. Mi dice che deve partire se no non rispetta gli orari, lo ringrazio per la cortesia e la sua professionalità e parte. Pochi minuti dopo arriva il filobus con pedana manuale, l'autista gentilissimo scende e apre la pedana.
Il filobus riparte dopo pochi minuti di attesa al capolinea. Prenoto la fermata in viale Jenner angolo via Resegone, scendo comodamente dall'autobus con la pedana manuale del filobus e cosa vedo? Il marciapiede non ha lo scivolo. Per fortuna che sono stato previdente nel fare venire con me il mio assistente personale e soprattutto a portare con me la pedana in alluminio. Il mio assistente personale posa la pedana in alluminio in strada, scendo dal marciapiede e attraverso la strada e arrivo in via Livigno al 2 sede della Ledha. Sono arrivato molto in anticipo erano circa le 14.
Dopo questa avventura mi chiedo le seguenti cose:
- Cosa aspetta ATM a stanziare soldi per la manutenzione delle pedane elettriche? Visto che sono poche quelle degli autobus e dei filobus, i fondi dovrebbero esserci!
- Oppure perché ATM non sostituisce le pedane elettriche con quelle manuali? Praticamente non hanno costi di manutenzione.
- Perché il comune di Milano non mette gli scivoli in tutte le fermate dei mezzi pubblici già accessibili?
Tra poco abbiamo l'Expo e ci saranno persone con disabilità che verranno in Italia, a Milano, e cosa troveranno? Mezzi pubblici non accessibili, in questo caso mi riferisco alle Metropolitane, ai tram non ancora a norma. E barriere architettoniche non rimosse pur sapendo che saremmo sommersi da turisti anche con disabilità. Che lungimiranza abbiamo qui a Milano? Forse nessuna….