ATM: C’è un servizio chiamato “Accessibilità Totale” per la metropolitana , qualcuno lo sa?

Di questo servizio non c’è traccia sul sito dell’ATM ad oggi 23 agosto 2013 e come faccio a sapere della sua esistenza? Il 19 agosto 2013 ho scritto questo articolo e l’ho inviato all’ATM come protesta, mi hanno prontamente risposto con una mail che è stata pubblicata nel medesimo articolo sotto forma di risposta. Il 19 agosto chiamo il numero di telefono riportato in quella risposta e parlo con la dott.sa Federica Sforzini che è responsabile relazioni clienti dell’ATM mi spiega che il servizio è sperimentale e funziona su prenotazione. Il 22 agosto mi decido, chiamo il numero verde dell’ATM 800.80.81.81 e durante la telefonata ho specificato le seguenti informazioni:

  • Parlando con l’operatore ho richiesto il servizio di “Accessibilità Totale“. L’operatore potrebbe non conoscerlo, visto che è sperimentale, come nel mio caso, occorre specificare che cos’è.
  • Ho comunicato la fermata della partenza e la fermata dell’arrivo;
  • l’orario in cui mi sarei trovato in stazione;
  • l’appuntamento è al mezzanino, quindi nel piano ammezzato tra la strada e la banchina.

Questo servizio, pur essendo sperimentale si può richiedere tutti i giorni ma attualmente non è garantito. Può essere sospeso anche nell’arco della stessa giornata per svariati motivi come per esempio suicidi in metropolitana o grossi problemi da parte di ATM nel corso di quella giornata. Durante il dialogo con l’operatore mi è stato detto che si può prenotare fino ad un ora prima. Personalmente suggerisco anche il giorno prima e consiglio vivamente di richiamare un ora prima per conferma se ci sono o meno, sia per conferma sul funzionamento degli impianti (es, servoscala o ascensori), sia altre problematiche.

Ieri, 22 agosto, parto da casa alle 12:20, prendo l’autobus 95 fino a Famagosta. Scendo senza nessun problema e mi reco all’ascensore della metropolitana. Mediante l’ascensore raggiungo il mezzanino e trovo li già il dirigente dell’ATM con la pedana. Prendiamo l’ascensore che porta dal mezzanino alla banchina, raggiungano la testa del treno e aspettiamo 5 minuti il suo arrivo. Il treno arriva, si aprono le porte, il dirigente dell’ATM apre la pedana, la stende tra la banchina e il treno e riesco a salire senza problemi. Il dirigente dell’ATM viaggia con me fino alla stazione di arrivo. Arrivo ad Assago Forum e stessa operazione avviene per la discesa, ovvero il dirigente dell’ATM apre la pedana, scendo dal treno e la richiude. Questo dirigente dell’ATM mi accompagna fino al mezzanino, lo saluto e lo ringrazio. Accade la stessa cosa per il ritorno a casa con un’altra persona che è un dipendente dell’ATM.

Sia conversando con la dottoressa Sforzini, sia con il dirigente di ATM che mi ha portato da Famagosta ad Assago Forum abbiamo parlato del futuro di questo servizio. ATM attualmente ha le idee un po’ confuse su come fare uscire dalla sperimentazione questo servizio per renderlo sempre operativo. Mi hanno parlato di due strade su cui ATM sta lavorando. Dotare di questa pedana tutti i capistazione che lavorano al mezzanino oppure dotare il macchinista di questa pedana. Per entrambe le soluzioni non ci sarebbe nessun problema derivante dalla prenotazione in quanto la pedana o è in stazione o è sul treno. Non sarebbe un servizio soggetto a sospensioni per i motivi precedentemente segnalati.

A mio avviso il vantaggio di dare la pedana al macchinista sarebbe di non lasciare il mezzanino sguarnito. La persona che lavora al mezzanino controlla anche l’abilitazione del servoscala e i sistemi di sicurezza dell’intera stazione della metropolitana, lasciare quella postazione non custodita anche molti minuti potrebbe causare problematiche di sicurezza. L’altro vantaggio che è se arrivano due persone disabili nella stessa stazione con treni che provengono da direzioni opposte, la possibilità di scendere (o salire) è data ad entrambi. In questo caso c’è un problema: è vero che salendo sul treno di comunica al macchinista la stazione in cui si deve scendere. Il macchinista può anche dimenticarsi e non essendo in grado, come per gli autobus, di richiamare l’attenzione del conducente, come accade per gli autobus se se non è attiva la pulsantiera, si rischierebbe di scendere a molte fermate dopo visto in molte stazioni non sono presenti i servoscala. Quindi per superare questa casistica occorrerebbe montare una pulsantiera per tutti i vagoni (o almeno quello di testa) in modo che la persona disabile prenoti l’assistenza per scendere. Si può anche pensare ad uno strumento alternativo alla pulsantiera come un citofono, un segnalatore o altro. Oppure ho una proposta che non prevede modifiche fisiche alle carrozze: visto che la persona disabile comunica al macchinista la fermata a cui deve scendere, ATM potrebbe anche modificare il proprio software, in modo che ricordi al macchinista questa informazione. Non vedo sinceramente vantaggi nell’affidare questo compito ai capistazione, salvo un vantaggio economico da parte di ATM: sono in minor numero le stazioni rispetto ai treni. Un altro svantaggio di dare questo incarico al capo stazione è che comunica immediatamente alla stazione d’arrivo la presenza di una persona disabile sul treno, ma è altrettanto vero che anche loro, come i macchinisti. potrebbero dimenticarsi, o come detto precedentemente, lasciare per molto tempo il mezzanino vuoto.

Qualora ATM scegliesse una delle due strade, risolviamo con questa pedana i problemi di accessibilità della metropolitana a Milano? È la ciliegina sulla torta? No nient’affatto. Molte stazioni non sono accessibili, non hanno ne gli ascensori e ne i servoscala. In alcune stazioni i servoscala sono senza manutenzione, quindi fatiscenti come per esempio quello di Bande Nere che dalla strada porta al piano ammezzato . In altre stazioni pur essendoci l’ascensore non è mai entrato in funzione o è perennemente guasto. Ho proposto tempo fa ad ATM di testare più volte al giorno il funzionamento dei propri impianti, non solo quando si apre la stazione, ma anche più volte al giorno e di inserire queste informazioni sulla propria applicazione per smartphone. Quindi no, non la ciliegina sulla torta, ma è un passo avanti che incoraggi ATM a compiere con decisione, facendo promovendo questo progetto dalla fase sperimentale. Chiedo ad ATM anche di non dimenticandosi gli altri problemi : rendere accessibili tutti i tram, gli autobus e i filobus in modo che Milano possa offrire, anche in vista di Expo 2015 un accessibilità a 360 gradi.