Vita Indipendente Milano: lettera aperta a Beatrice Maccarelli

Buon giorno dottoressa Maccarelli, 
mi chiamo Claudio Cardinale sono una persona disabile e abito a Milano in zona 6, la mia assistente sociale si chiama dottoressa Pappalardo. 
Vorrei proporle di leggere questo mio articolo postato sul mio blog www.disabilialloscoperto.it volevo parlare con lei di questa situazione. Ho fatto richiesta di adeguamento del contributo per l’assistenza domiciliare indiretta dalla mia assistente sociale ed è stato negato. Inoltre è stato negata la possibilità di sommare il contributo che regione Lombardia eroga per la DGR 740/2013 per i disabili gravi di categoria B2, che sarebbe la mia categoria. Le propongo questo articolo dal titolo forte e deliberatamente provocatorio perchè vorrei capire quanto il comune di Milano sia realmente interessato alla Vita Indipendente dei cittadini disabili che vivono nel suo territorio.

L’articolo è terminato ora mi chiedo e sopratutto le chiedo, perchè non permettere a chi non ha nessuno, i miei genitori sono deceduti da anni, di sommare i due importi in modo da potersi organizzare la vita in modo inclusivo nella società per,permettendo realmente di fare Vita Indipendente e di dare una reale scelta di restare a casa propria. Non dare un contributo adeguato alla persona disabile che permetta la vera scelta per fare vita indipendente o andare in una RSA/RSD equivale a non dare una scelta. L’unica alternativa seria è il ricovero in una struttura istituzionalizzata come le RSA/RSD e sopratutto non permettere di scegliere la vita indipendente che è una Legge dello Stato Legge 3/2009 articolo 19

Attendo una sua cortese risposta ed interessamento, non solo per me ma per tutte le persone disabili che vivono nei confiini del comune di Milano che hanno il desiderio di fare Vita Indipendente. 

Cordiali saluti