Lettera all’INPS

Buongiorno,

Scrivo auspicando una Vostra risposta riguardo la circolare numero 149 del 28 Dicembre 2012.

La sera di San Silvestro, con mio grande stupore, apprendo la notizia che l’INPS ha emanato una circolare riguardante “la rivalutazione delle pensioni per l’anno 2013” dove si descrivono “le operazioni di rinnovo dei mandati di pagamento delle pensioni per l’anno 2013 e le attività correlate”.

Detto ciò e dopo aver letto la circolare sopra citata, noto che la Vostra decisione è di tipo amministrativo e che con tale comunicazione vi siete sostituiti al Parlamento creando una notevole disparità di prestazione fra i vari gradi di invalidità.

Da cittadino invalido al 100% reputo non corretta, ed assolutamente poco democratica la vostra decisione. Questa scelta di fare una netta distinzione fra invalidi civili colpiti da stessa inabilità a seconda dello stato civile, dove per i coniugati avranno delle penalizzazioni dovute alla somma dei redditi del nucleo familiare, mentre per le persone disabili non sposate verranno trattate con lo stesso regime pensionistico. Tale discriminazione, lede il diritto fondamentale della costituzione che difende il nucleo familiare e va in contrapposizione con le idee cattoliche e universali dell'istituzione cardine della società italiana che è la Famiglia. Avete magari pensato di dare una lettura, anche veloce, alla Costituzione Italiana che difende i diritti della famiglia? Non credo proprio, visto che cercare di accontentare politici influenti e cittadini sempre più esasperati dal sistema, sia ardua impresa. Sempre che riusciate a leggere la Nostra Costituzione, Vi ricordo che sono stati violati gli articoli 29, 30, 31 e 34.

Mi dispiace fra l’altro che non mi sia stata inviata nessuna comunicazione a riguardo sia tramite posta tradizionale, sia Posta Elettronica Certificata che sicuramente Voi conoscete come corrispondente  ad una Raccomandata con Ricevuta di Ritorno.

Con tale decisione, iniqua e miope riguardo i reali bisogni dei cittadini, siete entrati nella vita di famiglie anche al limite della povertà, senza considerare che se dovessero superare i 16.127,30 Euro di reddito complessivo, si vedrebbero negato il diritto a percepire ben 275,87 Euro di pensione che sempre più spesso servono per poter sopravvivere e a mantenere una DIGNITA’ sia all’invalido e sia alla sua famiglia sempre più oberata da rincari dei bisogni di prima necessità, bollette e pressione fiscale ormai a livelli di un paese in via di sviluppo.
Inutile rammentarvi quante spese debba accollarsi una persona disabile al 100% rispetto ad una persona abile al 100% riguardo tutto ciò che l’ASL non passa, cioè pannoloni, farmaci non salvavita (ma non per questo inutili), ausili per la stanza da bagno e per la mobilità personale, per chi è allettato o per chi fatica a compiere anche i gesti quotidiani più semplici. Per farVi un esempio, in uno dei tantissimi nuclei familiari che risiedono in Italia con gravi problemi di invalidità al suo interno, se uno dei due coniugi è bloccato ad un letto e può continuare a sopravvivere tramite un respiratore e l’altro guadagna uno stipendio da mille Euro, tolte le tasse sarà tenuto a tirare avanti con 750 circa fino a fine mese tenendo conto di tutte le spese che  Vi ho sopra citato e che voglio ricordarVi nuovamente.
Capisco bene che in questo momento di crisi noi invalidi siamo un “grosso peso” per le esauste casse dello stato (INPS compreso) e meno male che non avete tolto l’assegno di accompagnamento, ma purtroppo ci siamo e siamo in tanti, parecchio alterati per questa vigliaccata perpetrata nei nostri confronti senza preavviso. Vigliaccata pubblicata il 28 Dicembre con il solito silenzio assenso di politici e mezzi di informazione sempre più insensibili a quella fetta di popolazione disabile che non porta tantissimi voti tantomeno aumento di spettatori dei notiziari. Sarà forse più comodo mantenere i falsi invalidi? E’ da nazione civile mantenerli? Con questa decisione avete violato l'articolo 38 della Costituzione.

Concludo consigliandovi, da umile cittadino ma con grande dignità, che prima di “ritoccare” le pensioni di invalidità, si dovrebbe pensare prima di raggirare i cittadini che pagano le tasse ( quindi i VOSTRI STIPENDI) e visto che siete dipendenti dello Stato (cioè anche dei portatori di handicap totali) mi auguro che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,  dicastero che “dovrebbe” vigilare sul vostro operato, attui misure  correttive a questa Vostra nuova ed ennesima porcata all’italiana.
Aggiungo infine che questa lettera è già stata pubblicata sul mio sito http://www.disabilialloscoperto.it/ e che la Vostra risposta verrà pubblicata  sperando di poter dare una risposta a tutte le persone invalide che sono colpite da questa circolare.

Con amarezza un saluto da una persona disabile che vorrebbe sposarsi ma per colpa Vostra non lo farà.